Nuova Riveduta:

Levitico 25:21

Io disporrò che la mia benedizione venga su di voi il sesto anno ed esso vi darà una raccolta sufficiente per tre anni.

C.E.I.:

Levitico 25:21

io disporrò in vostro favore un raccolto abbondante per il sesto anno ed esso vi darà frutti per tre anni.

Nuova Diodati:

Levitico 25:21

Io ho comandato che la mia benedizione venga su di voi il sesto anno, ed esso vi darà un raccolto che basterà per tre anni.

Riveduta 2020:

Levitico 25:21

Io disporrò che la mia benedizione venga su voi il sesto anno, ed esso vi darà una raccolta per tre anni.

La Parola è Vita:

Levitico 25:21

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Levitico 25:21

Io disporrò che la mia benedizione venga su voi il sesto anno, ed esso vi darà una raccolta per tre anni.

Ricciotti:

Levitico 25:21

io vi darò la mia benedizione nell'anno sesto, che vi darà il frutto di tre anni;

Tintori:

Levitico 25:21

Io nel sesto anno vi darò la mia benedizione e la terra produrrà il frutto di tre anni;

Martini:

Levitico 25:21

Io darò a voi la mia benedizione l'anno sesto, e la terra fruttificherà per tre anni:

Diodati:

Levitico 25:21

Io comanderò alla mia benedizione che venga sopra voi l'anno sesto, e quell'anno produrrà frutto per tre anni.

Commentario abbreviato:

Levitico 25:21

8 Versetti 8-22

La parola "giubileo" indica un suono particolarmente intenso della tromba. Questo suono veniva emesso la sera del grande giorno di espiazione e ci ricorda i risultati del Vangelo della libertà e la salvezza ottenuta col sacrificio del Redentore. La legge stabiliva che le proprietà non potevano essere espropriate quell'anno. Durante quell'anno, inoltre, le terre dovevano tornare al legittimo proprietario o al suo erede. Questo tendeva a preservare le tribù e le loro famiglie fino alla venuta del Messia. La libertà a cui ogni uomo era stata tolta, se venduto o privatone in qualche modo, doveva essere restituita nell'anno di giubileo. Ecco l'esempio della redenzione operata da Cristo dalla schiavitù del peccato e di Satana che ci ha dato di nuovo la libertà di figli di Dio. Anche gli affari devono rispettare questa legge: "Non vi ingannerete a vicenda", per ignoranza o sfruttando le necessità altrui, " ma temerete il vostro Dio". Il timore di Dio che regna nel cuore ci trattiene dal male verso il nostro prossimo nelle parole o nei fatti. Viene promessa una grande ricompensa per chi osservava questi anni sabbatici. Se facciamo il nostro dovere, possiamo avere fiducia in Dio per il nostro benessere. Un miracolo avrebbero ricevuto come incoraggiamento tutti coloro che non avrebbero seminato, né mietuto. Questo miracolo era un incoraggiamento per tutto il popolo di Dio affinché avesse fiducia in Lui. Davanti a Dio la fede e la privazione per ubbidienza non è vana. Alcuni si domandavano: "Che cosa mangeremo il settimo anno?" Molti Cristiani fanno male a mettere in discussione quello che faranno e avendo paura di procedere per fede. Ma noi non dobbiamo andare dietro al male per non caricarcene. A menti carnali tutto questo può sembrare assurdo, ma la strada della fede è la via più sicura.

Riferimenti incrociati:

Levitico 25:21

Ge 26:12; 41:47; Eso 16:29; De 28:3,8; Sal 133:3; Prov 10:22; 2Co 9:10
Lev 25:4,8-11

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